ellauri072.html on line 206: What has gone mainly unnoticed in the various discussions of the problem is something that has puzzled me for some time. Why does Dante treat the homosexual Florentines in Inf. 16 with greater respect than any other infernal figures except those in Limbo? I do not have an answer to that question, but would like to bring it forward. Let me begin with Purg. 26. We have probably not been surprised enough at Dante's insistence that roughly half of those who sinned in lust, repented, and were saved (and are now on their way to that salvation) were homosexual. It would have been easy for him to have left the homosexuals out of Purgatory, and it is hard to imagine an early (or a later) commentator who would have objected to the omission, especially since, in Hell, homosexuality is treated, not as a sin of the flesh, but as one of violence against nature. However, for a unique instance of a commentator who is aware of Dante's unusual gesture see Trifon Gabriele on Inf. 15.46: "Non e' dubbio che 'l Poeta vuol applaudere a questo vitio quanto egli puo'. Puopa hyvinkin. Ecco, gli fa parlare di belle cose e gli fa tutti grand'uomini nelle lettere e nell'arme e nella religione, e finalmente non e' peccato ne l'Inferno o Purgatorio che egli men danni con le parole sue che questo; anzi lo polisce quanto puo' con suoi versi".
xxx/ellauri167.html on line 50: Nell'episodio infernale è Francesca la sola a parlare, mentre Paolo tace e piange alla fine del racconto della donna. Le due anime volano affiancate nella bufera infernale che trascina i lussuriosi e Dante chiede a Virgilio il permesso di parlare con loro; Francesca dapprima si presenta e ricorda l'assassinio subìto ad opera del marito, poi (su richiesta di Dante) spiega la causa del loro peccato, ovvero la lettura del romanzo di Lancillotto e Ginevra che li spinse a intrecciare una relazione amorosa.
xxx/ellauri167.html on line 52: Francesca è presentata come una donna colta, esperta di letteratura amorosa (cita indirettamente lo Stilnovo e Andrea Cappellano, quindi conosce i dettami dell'amor cortese). Attraverso il suo personaggio Dante compie una parziale ritrattazione della sua precedente produzione poetica (stilnovistica e, soprattutto, delle Petrose), che avendo l'amore come argomento poteva spingere il lettore a mettere in pratica gli esempi letterari e cadere nel peccato di lussuria. Francesca è il primo dannato che pronuncia un discorso nell'Inferno dantesco, mentre Guido Guinizelli (citato indirettamente dalla donna) e il trovatore provenzale Arnaut Daniel saranno gli ultimi penitenti a dialogare con Dante nel Purgatorio (Canto XXVI), colpevoli anche loro di lussuria e produttori di quella letteratura amorosa di cui Francesca era stata appassionata lettrice.
xxx/ellauri280.html on line 458: Bicornis, vel Arabice Du al-Qarnain est Alcorani persona, de quo sura XVIII (Al-Kahf) narrat. Rex iustissimus et potentissimus et Deo fidelis, orbem terrarum ab occasi Solis ad ortum tenebat, iustos servans et peccatores multans; murum ferreum inter montes aedificat ut populos boreales Gog et Magog excluderet, quem murum ante diem Iudicii ultimi Gog et Magog destruerent. Iskandar (Alexander) Du al-Qarnain ab interpretibus interdum nominatur.
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