ellauri172.html on line 165: Come la gran parte dei piemontesi dell'epoca, Vittorio Alfieri ebbe come madrelingua il piemontese. Giacché di nobili origini, apprese dignitosamente il francese e l'italiano, cioè il toscano classico. Compilava piccoli vocabolari. Dopo una giovinezza inquieta ed errabonda, si dedicò con impegno alla lettura e allo studio di Plutarco, Dante, Petrarca, Machiavelli e degli illuministi come Voltaire e Montesquieu: da questi autori ricavò una visione personale razionalista e classicista, convintamente anti-tirannica e in favore di una libertà ideale, al quale unì l'esaltazione del genio individuale tipicamente romantica.
xxx/ellauri167.html on line 50: Nell'episodio infernale è Francesca la sola a parlare, mentre Paolo tace e piange alla fine del racconto della donna. Le due anime volano affiancate nella bufera infernale che trascina i lussuriosi e Dante chiede a Virgilio il permesso di parlare con loro; Francesca dapprima si presenta e ricorda l'assassinio subìto ad opera del marito, poi (su richiesta di Dante) spiega la causa del loro peccato, ovvero la lettura del romanzo di Lancillotto e Ginevra che li spinse a intrecciare una relazione amorosa.
xxx/ellauri167.html on line 185: quella lettura, e scolorocci il viso; siinä lukiessa, ja naamat punehtui;
3