ellauri046.html on line 65: Sufficientemente colta nella letteratura, nell'arte e nella musica, Gaspara fu portata dalla forte carica della sua personalità a vivere in modo libero diverse esperienze amorose, che segnano profondamente la sua vita e la sua produzione poetica. I romantici videro in lei una novella Saffo, anche per la sua breve esistenza, vissuta in maniera intensamente passionale. La vicenda della poetessa va però ridimensionata e collocata nel quadro della vita mondana del tempo, dove le relazioni sociali, comprese quelle amorose, rispondono spesso a un cerimoniale e ad una serie di convenzioni precise. Fra queste è da segnalare l'amore per il conte Collaltino di Collalto, uomo di guerra e di lettere, che durò circa tre anni (1548-1551): tuttavia a causa di lunghi periodi di lontananza Collaltino non ricambiò il sentimento intenso che Gaspara provò per lui, e la relazione si concluse con l'abbandono della poetessa, che attraversò anche una profonda crisi spirituale e religiosa. Leimasimella oli taipumusta depixiin. Kun tuli vastoinkäymisiä (veli kuoli, kreivi jätti), se meni aina rapakuntoon ja meinas mennä nunnaxi. Onnexi ei mennyt.
ellauri061.html on line 710: Soprannominato "il Vate" (allo stesso modo di Giosuè Carducci), cioè "poeta sacro, profeta", cantore dell'Italia umbertina, o anche "l'Immaginifico", occupò una posizione preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924.
ellauri062.html on line 536: Salvatore Quasimodo (Modica, 20 agosto 1901 – Napoli, 14 giugno 1968) è stato un poeta e traduttore italiano, esponente di rilievo dell'ermetismo. Ha contribuito alla traduzione di vari componimenti dell'età classica, soprattutto liriche greche, ma anche di opere teatrali di Molière e William Shakespeare. È stato vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1959 «per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi».
xxx/ellauri167.html on line 52: Francesca è presentata come una donna colta, esperta di letteratura amorosa (cita indirettamente lo Stilnovo e Andrea Cappellano, quindi conosce i dettami dell'amor cortese). Attraverso il suo personaggio Dante compie una parziale ritrattazione della sua precedente produzione poetica (stilnovistica e, soprattutto, delle Petrose), che avendo l'amore come argomento poteva spingere il lettore a mettere in pratica gli esempi letterari e cadere nel peccato di lussuria. Francesca è il primo dannato che pronuncia un discorso nell'Inferno dantesco, mentre Guido Guinizelli (citato indirettamente dalla donna) e il trovatore provenzale Arnaut Daniel saranno gli ultimi penitenti a dialogare con Dante nel Purgatorio (Canto XXVI), colpevoli anche loro di lussuria e produttori di quella letteratura amorosa di cui Francesca era stata appassionata lettrice.
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