ellauri014.html on line 1531: Tutta l´arte del Marini consiste nella forma, nella pura espressione; la sua poesia è scarsa di pensiero e di sentimento e quel poco che vi si trova è - come osserva il De Sanctis - privo di serietà. Quel ripetere, quel girare e rigirare la medesima idea presentandocela sotto aspetti diversi è una prova della povertà di pensiero cui il poeta supplisce con un calore veramente straordinario d´ immaginazione. Ancor più palese è il difetto del sentimento: egli non sente quel che canta; non ha fede in quel mondo da cui prende i fantasmi dell´arte sua. Vuol esser poeta religioso, patriottico, morale e riesce falso e freddo perchè in lui non vi è il sentimento della religione, della patria e della morale. Solo nel genere erotico eccelle il Marini, ma non sarebbe esatto dire ch´egli abbia il vero sentimento dell´amore. Il suo piuttosto è senso erotico. Non è la donna che suscita i suoi sospiri, ma la femmina; non è Beatrice, non è Laura, che suscitano nell´anima del poeta il fuoco soave di una passione divina, ma è la procace Lilla che con la sua carne odorosa eccita il senso del Marini e gl´ ispira i versi degli Amori notturni e dei Trastulli estivi, ove il naturalismo più crudo è espresso in una forma spirante l´estrema voluttà dei sensi. Le liriche erotiche del nostro autore sono tutto un poema in cui si fa l´apoteosi del piacere sensuale. Il Marini non analizza i suoi sentimenti e non mostra i vari atteggiamenti del suo spirito sotto l´azione d´amore, ma s´indugia nel rappresentarci la bellezza plastica delle sue amanti. I suoi madrigali e i suoi sonetti sono tanti brevissimi inni al pallore, al neo, alle chiome erranti, alla treccia ricamata di perle, ai pendenti, allo specchio, all´ago, alla bocca, al seno, al velo, al guanto, al ventaglio della sua donna; sono tanti quadretti in cui l´amante è sorpresa durante il bagno, dinanzi allo specchio, mentre si pettina, in carrozza, al giunco dei dadi; le sue canzoni sono superbe sinfonie dedicate al bacio e all´amplesso in cui culmina, per un istante, la passione carnale del poeta. La carne e il senso regnano sovrani nell´Adone e fremono di voluttà sotto il velo tenue e mal messo dell´allegoria e sotto l´ipocrisia del fine morale.
ellauri014.html on line 1621: In Adone, Marino quotes and rewrites passages from Dante´s Divine Comedy, Ariosto, Tasso and the French literature of the day. The aim of these borrowings is not plagiarism but rather to introduce an erudite game with the reader who must recognise the sources and appreciate the results of the revision. Marino challenges the reader to pick up on the quotations and to enjoy the way in which the material has been reworked, as part of a conception of poetic creation in which everything in the world (including the literature of the past) can become the object of new poetry. In this way, Marino also turns Adone into a kind of poetic encyclopaedia, which collects and modernises all the previous productions of human genius.
ellauri014.html on line 1632: Thus Adone, in spite of its technical virtuosity, is a work rich in authentic poetry written in a style which often achieves perfection of rhythm.
ellauri014.html on line 1637:

Tää Adone oli Mariinin magnum opus. Nimi on jo dead giveaway, tää on varmasti huterasti peiteltyä homostelua. No, Miltonin Jeesuskin joutui kauniiden poikain tähden kiusaukseen, siinä kadotetun paratiisin huonommassa jatko-osassa. Ei kannattas kirjottaa noita jatko-osia. Helevetti on yleensä parempi kuin paratiisi. Mut harva tajuu lopettaa kun on voitolla.
ellauri014.html on line 1643: ... interesting and ingenious burlesque compositions such as La Murtoleide (81 satirical sonnets against Gaspare Murtola), the "capitolo" Lo stivale; Il Pupulo alla Pupula (burlesque letters) etc. Many works were announced but never written, including the long poem Le trasformazioni, inspired by Ovid´s Metamorphoses, which was abandoned after Marino turned his attention to Adone.
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